sabato 21 marzo 2015

Un uomo solo al comando



Sono rimasto molto colpito dalle parole espresse pochi giorni fa da Papa Francesco, quando ha affermato di ipotizzare per se stesso un orizzonte temporale di vita molto breve, massimo due o tre anni.
I mass media hanno perlopiù etichettato questa "profezia" come una battuta, un tentativo un po' macabro del Santo Padre di scherzare sul proprio conto. D'altra parte, pare, che non sia la prima volta che il Papa si lasci andare a "battute noir". A giugno durante un colloquio con alcuni giovani della diocesi di Roma nei Giardini Vaticani, avrebbe scherzato a proposito dell'aspetto "definitivo" dell'incarico papale.
Niente di particolare, allora direte voi. Un semplice "coup de théatre".
Io non ne sarei così sicuro. Papa Francesco sta combattendo una battaglia senza eguali nella centenaria storia pontificia. E' un Papa "borderline", al di fuori di quelli che sono i canovacci tradizionali della tradizione pontificia. E la Curia Romana, del tutto impreparata, sta arrancando, tentando di stare al passo della sua Somma Guida.
Ed è per questo che mi piace immaginare Papa Francesco come Coppi alla conquista di una cima alpina o pirenaica durante un Tour de France.
"Un uomo solo al comando". Francesco come Coppi è in fuga solitaria sui tornanti del Tourmalet, con un vistoso vantaggio sul gruppo degli inseguitori capeggiato dai più alti prelati della sua Curia.
Se la storia verrà rispettata non lo prenderanno e Francesco/Coppi trionferà.
La profezia del Santo Padre però non è da sottovalutare. 
Mi auguro che in Vaticano la malaria sia stata definitivamente debellata.       

8 Marzo, FESTA DI TUTTE LE DONNE