Buongiorno a tutti!
Vi piacciono i misteri, soprattutto se riguardanti il Vaticano?
Eccone uno bello tosto:
Perché la Cappella Paolina situata nei pressi della Cappella Sistina attualmente è chiusa al pubblico e al di fuori del percorso dei Musei Vaticani in quanto luogo di culto privato del papa? E' davvero così?
Nel giugno dell’anno 2009 fu momentaneamente riaperta al pubblico, dopo anni di restauri. L’altare fu tolto e poi ricollocato. In quei giorni circolò l’ipotesi che l’intera Cappella fosse stata riconsacrata. Perché? Per riparare a un rito satanico celebrato in gran segreto nel 1963 con il quale sarebbe stata inaugurata l’Era di Satana. Uno studio di esperti inglesi cita un episodio che sarebbe avvenuto appunto il 29 giugno 1963 e reso noto da un vaticanista ed ex gesuita, Malachi Martin. Quest'ultimo scrisse un libro dal titolo “La casa spazzata dal vento”, pubblicato nel 1996 e mai tradotto in italiano. La tesi di Martin, secondo il quale nella Cappella Paolina in Vaticano sarebbe stato celebrato un rito satanico, era stata già ripresa e approfondita da altri studiosi.
Secondo il romanzo il 29 giugno del 1963 in Vaticano e per la precisione nella Cappella Paolina fu officiato un rito satanico cui parteciparono alti prelati, vescovi, clero semplice e laici. Stando a Martin si trattava di adempiere ad una profezia del satanismo moderno che annunciava l’avvio dell’Era di Satana nel momento in cui un Papa avesse assunto il nome di Paolo. L’ultimo Papa Paolo fu Camillo Borghese, morto nel 1621.
Il 21 giugno 1963 fu invece eletto papa il cardinal Montini che assunse il nome di Paolo VI.
Martin quindi racconta che la notte fra il 28 e il 29 giugno del 1963, a una settimana dall’elezione di Paolo VI, fu organizzato questo rituale satanico in Vaticano, con lo scopo di intronizzare Satana nel cuore della Cristianità. I satanisti non potevano però organizzare un rituale completo: come avrebbero potuto portare la vittima e l’animale sacrificale nel Palazzo Apostolico? Decisero pertanto di combinare due riti da officiare contemporaneamente: uno incruento in Vaticano, nella Cappella Paolina ed un altro, cruento, da officiare negli USA. I riti sarebbero avvenuti contemporaneamente, sincronizzandoli telefonicamente. Chi officiò in Vaticano? Martin non lo dice. Parla solo di prelati, sacerdoti e laici. Quanto al rito parallelo è più chiaro e racconta che avvenne in una chiesa parrocchiale del South Carolina e ad officiarlo fu un prelato di nome Bishop Leo.
Secondo quanto si legge nel romanzo di Martin, il rituale sarebbe stato compiuto in South Carolina attraverso la violenza sessuale ai danni di una bambina, prima narcotizzata e poi abusata. Nella Cappella Paolina sarebbe stato invece officiato il rituale principale incruento, concluso dalla lettura di una sorta di consacrazione a Satana del Vaticano.
La Cappella sarebbe stata riconsacrata dal Papa proprio a causa del rito satanico che vi sarebbe stato celebrato. Paolo VI nel 1972 parlò del fumo di Satana entrato nel tempio di Dio.
La prova provata dell’avvenimento oscuro e sacrilego sarebbe stata la riconsacrazione officiata da Papa Ratzinger, ovviamente mai confermata ufficialmente dal Vaticano.
Le fonti vicine al Pontefice hanno sempre smentito che Benedetto XVI abbia riconsacrato la Cappella Paolina. Hanno sempre affermato che c’era stata una funzione per la ripresa della celebrazione del culto dopo i restauri e la realizzazione di un nuovo altare, ma non una nuova consacrazione.
Gli scettici inoltre teorizzano un altro motivo che fa dubitare della fondatezza dell’episodio descritto da Martin nella sua ricostruzione romanzata. Perché mai Paolo VI, che credeva, eccome, all’esistenza di Satana, non ha riconsacrato subito la Cappella Paolina non appena venne a conoscenza del presunto rito satanico? Perché avrebbe atteso, lasciando scritto al successore ciò che era avvenuto? E perché non l’avrebbe fatto lungo i 27 anni di pontificato il suo secondo successore, Giovanni Paolo II, che pure aveva celebrato degli esorcismi in Vaticano e anch’egli avrebbe parlato più volte della presenza del diavolo? L’unico Pontefice che realmente tentò di fare piena luce su quello che accadde nel 1963 fu Papa Luciani. Non gli fu però concesso il tempo per appurare la verità: fu eletto il 26 agosto 1978 e morì, dopo 33 giorni, il 29 settembre 1978. Volete saperne di più? Basta leggere "Pàntaclo", un libro fitto di misteri.
Vi piacciono i misteri, soprattutto se riguardanti il Vaticano?
Eccone uno bello tosto:
Perché la Cappella Paolina situata nei pressi della Cappella Sistina attualmente è chiusa al pubblico e al di fuori del percorso dei Musei Vaticani in quanto luogo di culto privato del papa? E' davvero così?
Nel giugno dell’anno 2009 fu momentaneamente riaperta al pubblico, dopo anni di restauri. L’altare fu tolto e poi ricollocato. In quei giorni circolò l’ipotesi che l’intera Cappella fosse stata riconsacrata. Perché? Per riparare a un rito satanico celebrato in gran segreto nel 1963 con il quale sarebbe stata inaugurata l’Era di Satana. Uno studio di esperti inglesi cita un episodio che sarebbe avvenuto appunto il 29 giugno 1963 e reso noto da un vaticanista ed ex gesuita, Malachi Martin. Quest'ultimo scrisse un libro dal titolo “La casa spazzata dal vento”, pubblicato nel 1996 e mai tradotto in italiano. La tesi di Martin, secondo il quale nella Cappella Paolina in Vaticano sarebbe stato celebrato un rito satanico, era stata già ripresa e approfondita da altri studiosi.
Secondo il romanzo il 29 giugno del 1963 in Vaticano e per la precisione nella Cappella Paolina fu officiato un rito satanico cui parteciparono alti prelati, vescovi, clero semplice e laici. Stando a Martin si trattava di adempiere ad una profezia del satanismo moderno che annunciava l’avvio dell’Era di Satana nel momento in cui un Papa avesse assunto il nome di Paolo. L’ultimo Papa Paolo fu Camillo Borghese, morto nel 1621.
Il 21 giugno 1963 fu invece eletto papa il cardinal Montini che assunse il nome di Paolo VI.
Martin quindi racconta che la notte fra il 28 e il 29 giugno del 1963, a una settimana dall’elezione di Paolo VI, fu organizzato questo rituale satanico in Vaticano, con lo scopo di intronizzare Satana nel cuore della Cristianità. I satanisti non potevano però organizzare un rituale completo: come avrebbero potuto portare la vittima e l’animale sacrificale nel Palazzo Apostolico? Decisero pertanto di combinare due riti da officiare contemporaneamente: uno incruento in Vaticano, nella Cappella Paolina ed un altro, cruento, da officiare negli USA. I riti sarebbero avvenuti contemporaneamente, sincronizzandoli telefonicamente. Chi officiò in Vaticano? Martin non lo dice. Parla solo di prelati, sacerdoti e laici. Quanto al rito parallelo è più chiaro e racconta che avvenne in una chiesa parrocchiale del South Carolina e ad officiarlo fu un prelato di nome Bishop Leo.
Secondo quanto si legge nel romanzo di Martin, il rituale sarebbe stato compiuto in South Carolina attraverso la violenza sessuale ai danni di una bambina, prima narcotizzata e poi abusata. Nella Cappella Paolina sarebbe stato invece officiato il rituale principale incruento, concluso dalla lettura di una sorta di consacrazione a Satana del Vaticano.
La Cappella sarebbe stata riconsacrata dal Papa proprio a causa del rito satanico che vi sarebbe stato celebrato. Paolo VI nel 1972 parlò del fumo di Satana entrato nel tempio di Dio.
La prova provata dell’avvenimento oscuro e sacrilego sarebbe stata la riconsacrazione officiata da Papa Ratzinger, ovviamente mai confermata ufficialmente dal Vaticano.
Le fonti vicine al Pontefice hanno sempre smentito che Benedetto XVI abbia riconsacrato la Cappella Paolina. Hanno sempre affermato che c’era stata una funzione per la ripresa della celebrazione del culto dopo i restauri e la realizzazione di un nuovo altare, ma non una nuova consacrazione.
Gli scettici inoltre teorizzano un altro motivo che fa dubitare della fondatezza dell’episodio descritto da Martin nella sua ricostruzione romanzata. Perché mai Paolo VI, che credeva, eccome, all’esistenza di Satana, non ha riconsacrato subito la Cappella Paolina non appena venne a conoscenza del presunto rito satanico? Perché avrebbe atteso, lasciando scritto al successore ciò che era avvenuto? E perché non l’avrebbe fatto lungo i 27 anni di pontificato il suo secondo successore, Giovanni Paolo II, che pure aveva celebrato degli esorcismi in Vaticano e anch’egli avrebbe parlato più volte della presenza del diavolo? L’unico Pontefice che realmente tentò di fare piena luce su quello che accadde nel 1963 fu Papa Luciani. Non gli fu però concesso il tempo per appurare la verità: fu eletto il 26 agosto 1978 e morì, dopo 33 giorni, il 29 settembre 1978. Volete saperne di più? Basta leggere "Pàntaclo", un libro fitto di misteri.