venerdì 30 gennaio 2015

Una vergogna !



Ieri per me è stato un giorno molto triste. Triste come uomo, come cittadino italiano, come scrittore.
Il Forum Letterario (uno dei più importanti in circolazione) al quale ero iscritto da tempo e sul quale ho avuto molto seguito (la discussione riguardante il mio libro "Thriller Trilogy" ha avuto quasi 20.000 visualizzazioni), ha deciso di espellermi. Ecco il laconico comunicato:

Spiacente Utente non iscritto, sei stato interdetto dal forum!
Sospensione di gg 30 per reiterati comportamenti non adeguati allo spirito del forum, offese agli utenti, flame e violazioni ripetute del Regolamento di utilizzo del Forum. Si ricorda che la creazione di cloni porterà ad un aumento della durata del ban.

Quale è stata la mia colpa? Aver promosso il libro "Pàntaclo", che è un romanzo, ma non solo, è anche un libro che si è macchiato della colpa di attaccare il Vaticano, sollevando degli interrogativi su alcuni misteri tuttora irrisolti e soprattutto mettendo in evidenza una delle piaghe peggiori dei nostri tempi: la pedofilia ecclesiastica.
I puritani fondamentalisti arroccati su posizioni medioevali mi hanno preso subito di mira accusandomi di dire menzogne, di infangare la Chiesa, di muovere accuse senza un briciolo di prove. Un utente ha addirittura scritto "Se un prete è pedofilo non è colpa del Vaticano". La lettura di questo post mi ha fatto venire i brividi. E di chi sarebbe la colpa? Certamente del prete in prima istanza. Ma quanti sono stati i preti in tutto il mondo, soprattutto negli Stati Uniti, che dagli anni '50 hanno praticato la pedofilia e sono stati coperti dalla Chiesa senza subire alcuna sanzione? Quanti insabbiamenti ci sono stati? Quanti risarcimenti in denaro ha pagato la Chiesa alle famiglie colpite per comprare il loro silenzio? E ancora quanti di questi preti esercitano ancora il sacerdozio?
I misteri legati alla morte di Papa Luciani, allo IOR di Marcinkus, a personaggi come Calvi, Sindona, Licio Gelli, all'attentato a Papa Giovanni II, a Emanuela Orlandi, non sono stati inventati da complottisti di professione, ma fanno parte della nostra storia contemporanea e meritano di essere discussi e non aprioristicamente considerati come delle "bufale".
E' giusto che se ne parli confrontandosi in maniera civile senza pregiudizi e soprattutto senza divieti e sanzioni. Questi si riassumono in una sola parola:
CENSURA!      

8 Marzo, FESTA DI TUTTE LE DONNE