In occasione dell'Anniversario della Tragedia di Superga, mi è venuta di getto questa poesia che dedico a tutti i tifosi del Toro.
4 maggio 1949
L’Italia era a pezzi finita la guerra,
mancavano il cibo, il pane e il buon vino,...
ma scarpe chiodate solcavan la terra,
eran quelle dei Grandi del Grande Torino.
Ero ancora una stella dispersa nel cielo,
ma già io sentivo suonare la tromba,
al suono i Campioni scatenavan lo zelo
e il Fila esplodeva come fosse una bomba.
Per farmi dormire quando ero bambino,
papà mi cantava le gesta granata
di Loik, di Gabetto e di Valentino,
di quelli che furon l’Invincibile Armata.
Purtroppo quel giorno nebbioso di maggio,
l’aereo schiantò la Sacra Collina,
l’ardor, la tenacia ed il grande coraggio,
non poteron salvar la squadra eroina.
Il tempo è passato ma il ricordo permane
adesso son io che canto ai miei cari
le grandi vittorie e ciò che rimane
di quel tragico evento, di quei giorni amari.
Il mio Cuore Granata continua a pulsare,
e gronda di gioia al solo pensiero,
che quando sarà ora di andare
in Ciel troverò il Toro, quello vero.
Angelo D'Antonio 3/5/2014
Nessun commento:
Posta un commento