Negli ultimi tempi si parla sempre più spesso di razzismo nei confronti dei tifosi napoletani, di curve avversarie inneggianti l'eruzione del Vesuvio, di Napoli che puzza ed è appestata.
Questo è innegabilmente un fenomeno da stigmatizzare e condannare ed è giusto applicare le severe sanzioni previste per i casi della specie.
Detto questo, c'è un personaggio napoletano che fa proprio di tutto per attirarsi le antipatie e l'irritazione dei non napoletani.
Mi riferisco ad Aurelio De Laurentiis, Presidente del Napoli Calcio, personaggio che si caratterizza per la sua continua arroganza e presunzione.
L'ultima sua "uscita" l'ha fatta ieri.
Cos'è successo? E' successo che ha cercato disperatamente di acquistare un calciatore del Torino Calcio. Ma dato che il Presidente del Torino Calcio, Urbano Cairo, si è "permesso" di rifiutare l'offerta del Napoli giudicandola "non congrua", il Sig. De Laurentiis ha affermato, dopo aver espresso parole di disprezzo nei confronti del giocatore in questione ("non vale più di 12 mln. di euro" contro una richiesta di 25 mln.), "che giocare nel Toro non è come giocare con la maglia azzurra".
Allora, premesso che la frase sarebbe risultata offensiva anche se rivolta all'Albinoleffe, espressa nei confronti del Toro ha letteralmente scatenato le reazioni imbufalite dei tifosi della squadra granata, che hanno inondato i Forum di dichiarazioni stizzite.
A questo punto c'è da chiedersi se il Sig. De Laurentiis conosca la storia del Torino Calcio, una delle società italiane più blasonate di tutti i tempi con un seguito di milioni di tifosi in tutto il mondo.
E il suo Napoli cos'è? E' una società pescata in Serie C dopo il fallimento nel 2004 e che da allora, nonostante investimenti milionari, ha vinto soltanto due Coppe Italia e una Supercoppa Italiana.
Risultato: in 11 anni Scudetti = ZERO.
Per concludere mi rivolgo direttamente al Sig. De Laurentiis e gli di dico che d'ora in avanti, soltanto dopo avere avuto una squadra con 11 campioni che ha vinto 4 scudetti di fila, che ha avuto 10 giocatori nella Nazionale Italiana e che soltanto un destino bastardo ha stroncato per sempre, ecco soltanto allora potrà nuovamente pronunciare la parola "Toro".
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