I Pentastallati stanno già stappando le bottiglie di spumante per brindare al trionfo di Virginia Raggi alle Elezioni di Sindaco di Roma.
Ma è veramente stato tutto merito della bella Virginia? Oppure c'è lo zampino dei vecchi marpioni della politica italiana?
Diciamo subito una cosa: dopo due Amministrazioni fallimentari, Roma si trova in una situazione disperata. Non funziona nulla. Non funzionano gli asili nido, non funzionano i trasporti pubblici, non funziona la raccolta dell'immondizia, non funziona la sanità. E' uno sfacelo totale.
E poi ci sono le inchieste giudiziarie in pieno svolgimento con Mafia Capitale.
E in queste condizioni quale pazzo politico di peso dei partiti tradizionali si sarebbe preso la briga di rischiare di vincere le Elezioni?
Ed ecco che il Centrodestra si presenta diviso, pur avendo un nome forte come la Meloni (a Milano non hanno avuto alcuna difficoltà ad allearsi tutti per sostenere Parisi) per non rischiare di andare neppure al ballottaggio mentre il PD presenta il candidato più debole possibile, che dovrà per forza andare al ballottaggio, ma che non ha neppure una probabilità di vincere. Giachetti mi fa lo stesso effetto di una camomilla. Quando lo sento parlare mi si abbassano le palpebre. Secondo me non avrebbe vinto a Roma neanche se il suo avversario fosse stato Mastella.
Il piano per portare la Raggi al Campidoglio è perfettamente riuscito.
Ma perché tutto questo? Perché governare oggi Roma è più difficile che governare l'Italia intera.
E i grillini saranno costretti a smettere di urlare contro i provvedimenti altrui ma dovranno badare ai propri consapevoli che saranno sotto la lente di ingrandimento del mondo intero per ciò che faranno.
E PD e Centrodestra non vedono l'ora di impallinare la Raggi per dimostrare che se il M5S non è in grado di governare Roma, come può candidarsi a governare l'Italia?
Nel 2018 si vota e se a Roma le cose dovessero andare male, il Movimento pagherebbe un prezzo altissimo a livello nazionale.
Il biscotto è servito. Auguri Virginia.
Nessun commento:
Posta un commento